Il barbiere di Siviglia
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FORTEZZA DEL PRIAMÀR DI SAVONA | SALA STELLA MARIS |
Mercoledì 25 giugno, ore 21.30 - Anteprima riservata nonni e nipoti | PILLOLE DI MUSICA a cura di Emanuela Ersilia Abbadessa |
Venerdì 27 giugno, ore 21.30 Domenica 29 giugno, ore 21.30 |
"Un Barbiere tra opera e cinema" - Venerdì 13 giugno ore 17.30 |
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Musica di Gioachino Rossini
Personaggi | Interpreti |
Il Conte d'Almaviva | Manuel Amati |
Don Bartolo | Matteo D'Apolito |
Rosina | Angela Schisano |
Figaro | Paolo Ingrasciotta |
Don Basilio | Giovanni Battista Parodi |
Berta | Claudia Belluomini |
Fiorello | Michelangelo Ferri |
Direttore Giovanni Di Stefano
Regia e scene Renato Bonajuto
Impianto scenico: Lorenzo Trucco
Costumi Artemio Cabassi
VOXONUS ORCHESTRA
CORO DEL TEATRO DELL'OPERA GIOCOSA
Maestro del Coro GianLuca Ascheri
Nuovo Allestimento
In collaborazione con Nuovofilmstudio
Si ringrazia Il Teatro Sacco e il negozio RS Camiceria di Savona
Il barbiere di Siviglia è un'opera in due Atti di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini tratto dalla commedia omonima di Beaumarchais. Il titolo originale dell'opera era Almaviva, o sia l'inutile precauzione.
Prima di Rossini, Giovanni Paisiello aveva messo in scena il suo Barbiere di Siviglia nel 1782 (dieci anni prima della nascita di Rossini). Con quella stessa opera, Paisiello aveva riscosso uno dei maggiori successi della sua fortunata carriera.
Il precedente successo di Paisiello (uno dei maggiori rappresentanti dell'opera napoletana) faceva sembrare inammissibile che un compositore di ventitre anni - per quanto dotato - osasse sfidarlo. Rossini in realtà non aveva nessuna responsabilità sulla scelta del soggetto. L'opera fu infatti scelta dall'impresario del teatro Argentina di Roma, il duca Francesco Sforza Cesarini; questi voleva commissionare a Rossini un'opera per l'imminente carnevale.
A quei tempi qualsiasi rappresentazione doveva scontrarsi con le forbici della censura pontificia. Per andare sul sicuro, l'impresario propose come soggetto "Il barbiere di Siviglia", che fu subito approvato dai censori pontifici.
La prima rappresentazione ebbe luogo il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina a Roma e terminò fra i fischi. Il clima generale era di totale boicottaggio, dovuto ai sostenitori della versione dell'opera di Paisiello, favorito anche dall'improvvisa morte dell'impresario del Teatro Argentina.
Già dalla seconda recita, il pubblico acclamò l'opera di Rossini, portandola ad oscurare la precedente versione di Paisiello e diventando una delle opere più rappresentate al mondo.
Note di regia
Partendo dalla considerazione della sempre maggiore importanza che hanno le regie cinematografiche e televisive delle opere, questo allestimento, iniziando da un impianto tradizionale, si svolgerà davanti a un megascreen sul quale saranno proiettate immagini preregistrate e riprese dal vivo, per sovrapporre alla regia teatrale una lettura cinematografica del testo di Sterbini e Rossini.
Il pubblico sarà così messo in contatto con un prodotto multimediale che, senza alterare la vicenda con elementi di modernità, offrirà grazie alle riprese, una nuova possibilità di fruizione dell’opera
Nuova è anche l’idea di considerare tutto ciò che avviene all’esterno della stanza di Rosina, frizzante protagonista dell’opera, come una sorta di prologo e, dunque, collocarla al di fuori del palcoscenico, portando il pubblico in medias res, nelle vie di Siviglia e spostando la celeberrima Sinfonia, prima della Cavatina di Rosina che, concettualmente, dà in effetti il via all’azione scenica che poi si consuma interamente tra le quattro mura della camera della ragazza.
Coerenza con la tradizione e attenzione per l’innovazione sono i pilastri su cui è nata una regia brillante e veloce che non mancherà di divertire offrendo al pubblico uno spettacolo nuovo.